
Mappa generale Milano
La cartina di Milano utilizzata per le mappature esposte è l'originale di una delle cartine in uso all'apparato politico clandestino della Federazione comunista milanese durante l'occupazione tedesca.
I confini dei settori clandestini - adottati poi in modo peraltro quasi coincidente dal Comando piazza milanese del CVL a partire dall'estate del 1944 - non ricalcano pertanto quelli adottati dalle diverse organizzazioni militari partigiane facenti capo ai partiti del CLN. Ciò nonostante, e anche a scapito di una migliore visualizzazione offerta da cartine più recenti, se ne è decisa l'utilizzazione in virtù del suo valore storico.
La mappatura delle basi clandestine, degli arresti e dei caduti partigiani è il risultato di quanto è stato possibile ricostruire allo stato attuale delle fonti archivistiche e bibliografiche e non deve essere intesa come esaustiva. Molti e molti più furono gli arrestati, i caduti e le basi clandestine della lotta resistenziale milanese.
La mappatura delle azioni partigiane si è basata quasi esclusivamente sullo spoglio dei Bollettini delle azioni redatti dal Comando piazza di Milano. Non potendo rendere conto delle centinaia e centinaia di azioni di disarmo incruento, di propaganda e di sabotaggio di vario tipo, sono state riportate solamente le azioni armate cruente e, a titolo d'esempio, alcune azioni propagandistiche condotte nei cinema e in alcune fabbriche, ricordando, anche in questo caso, che il numero complessivo delle azioni armate fu senza dubbio superiore a quello di cui è rimasta traccia documentale.
In merito alla mappa della liberazione, nell'intento di offrirne una migliore e più immediata visualizzazione, si sono evidenziati soltanto gli episodi militarmente e politicamente più significativi, tralasciando tutti gli altri, riportati invece nella ricostruzione cronologica delle giornate insurrezionali.